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Le grandi linee ispiratrici di un quotidiano comunista nel XXI secolo

Nicola Cipolla

 

Sarebbe opportuno promuovere una iniziativa tendente a fissare le grandi linee ispiratrici di un quotidiano comunista nel XXI secolo per affrontare, assieme alla difesa dei diritti conquistati nel XX secolo, la prospettiva del disastro ambientale provocato dal capitalismo, che può ridurre, entro poche decine di anni il nostro pianeta in una grande Isola di Pasqua priva di forme di civiltà e di vita così come la conosciamo oggi.

Siamo nel XXI secolo e purtroppo la sinistra italiana tutta interna ed esterna al centrosinistra compreso Il Manifesto non si è accorta di questo.

Per fare qualche esempio. Il giorno 16 giugno è una data storica per l'Italia perchè per due ore tale 13 e 15 il prezzo unico nazionale dell'energia elettrica rilevato dalla borsa elettrica è stato ZERO. che cosa è successo? Non un miracolo, ovviamente, ma solo la conseguenza dell'impetuoso  sviluppo delle fonti rinnovabili, solare ed eolico in particolare promosso da incentivi che sono stati però  bloccati prima dal governo Berlusconi poi da  quello Monti e ora da  quello di Letta. In quelle due ore il consumo  elettrico degli italiani è stato coperto da fonti come sole, acqua e vento, che per definizione non costano nulla.

Ho appreso questa notizia dal Corriere della Sera di giovedì 20 giugno, unico quotidiano che l'ha riportata. Così come ho appreso da Il Sole 24 ore che la Merkel ha stanziato un miliardo di euro l'anno per arrivare entro il 2020 a un milione di auto elettriche in Germania dove già oggi il settore delle rinnovabili occupa 400 mila unità più del settore automobilistico!

E' praticamente coperto da segreto militare nella stampa di sinistra l'appello lanciato dai due presidenti del Parlamento Europeo Cohn Bendit presidente del gruppo verde al PE e Guy Verhofstadt, primo ministro del Belgio dal 1999 al 2008, divenuto presidente del gruppo Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa (ADLE) in cui affermano,  in vista di elezioni europee che si svolgeranno con il sistema proporzionale   nei primi mesi del prossimo anno: “Non affidiamoci solo al rigore di bilancio, e investiamo ugualmente in una nuova crescita.  La sola austerità non ci farà mai uscire dalla crisi. Una trasformazione completa del nostro modo di produzione sarà il motore della nuova crescita europea. Una crescita che oggi dipende per intero dai combustibili fossili. La crescita del futuro dovrà, al contrario, basarsi sulle energie non fossili. Questo ci permetterà di <<prendere tre piccioni con una fava>>: contribuire in modo significativo una effettiva diminuzione dei gas a effetto serra, stimolare una crescita economica duratura, reinserire l'Europa fra i leader economici mondiali”.

E si potrebbe continuare giorno per giorno. Occorre  alimentare una serie di iniziative di massa come quella che ha portato alla  vittoria del referendum del 12 e 13 giugno 2011, al successo elettorale del M5S e soprattutto del sindaco di Messina Renato Accorniti sostenuto praticamente soltanto da movimenti ambientalisti, pacifisti,  antiponte, per l’acqua pubblica, per le energie rinnovabili: ieri contro i missili a Comiso e oggi contro il Muos e i Droni di Sigonella.

Senza  questa  visione europea e mondiale della questione centrale di questo XXI secolo la sinistra italiana non potrà mai riavere un peso nella vita politica nazionale.

Spero che la Fondazione Luigi Pintor si faccia portavoce di questa esigenza

Nicola Cipolla - Palermo



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