8 DICEMBRE, LA "DEMOCRAZIA" DEI GAZEBO
di Valentino Parlato - 5 dicembre 2013
Questa giornata dell’8 dicembre non è buona: segna un aggravarsi della crisi del PD e, vorrei aggiungere, della democrazia. E’ una replica delle primarie per decidere chi, tra i tre candidati, sarà il segretario del PD. A me, e non da oggi, questo ricorrere ad una forma di plebiscito populista sembra la negazione della natura del partito politico. Il partito si basa sugli iscritti, che durante l’anno intero militano per sostenere le tesi del proprio partito e che poi, nei congressi locali e nel congresso nazionale decidono la linea ed eleggono il loro gruppo dirigente. Con le primarie a decidere partecipano, e possono essere determinanti, i non iscritti e (mi sia concesso) anche gli avversari. Senza dire che per aver il voto dei non iscritti, ciascun candidato alla segreteria può fare compromessi e intese non trasparenti. Non e’ un caso che in questi giorni di vigilia cresca il peso dei non iscritti negli interventi dei tre candidati, come sottolineano i loro interventi in TV e sulla stampa.
A mio parere non si riflette sul fatto che su questa via si va alla liquidazione dei partiti e alla crescita del populismo sulla via aperta da Berlusconi ed enfatizzata da Grillo e che cresce di peso nell’attuale confronto che di politico ormai ha ben poco. Non mi sembra inutile chiedersi come nella giornata dell’ 8 dicembre interverranno le altre formazioni politiche, che mi sembra difficile che rinunzino ad intervenire. Tanto più di fronte ad un Pd lacerato da divisioni interne e senza chiari obiettivi.
Ma tutto questo considerato, resta il fatto pesante e pericoloso, che in questo modo si va alla liquidazione dei partiti politici, al peso delle linee culturali, economiche e sociali. In poche parole al populismo che e’ la negazione della democrazia. Si aggiunga ancora, come ci dice Renzi in questi giorni, che è diventata decisiva ( almeno per lui) la partecipazione di massa a queste primarie: se non si raggiunge - dice Renzi - la cifra di due milioni di votanti è un disastro. Ma riflettiamoci un po’: il disastro più grande è quello di illudere i cittadini di avere più potere con le primarie mentre invece, con la liquidazione dei partiti sono espropriati del loro potere politico.
Io non andrò a votare e invito tutti a non partecipare a questa sepoltura dei partiti politici e della democrazia. La democrazia dei gazebo è un inganno.
Valentino Parlato
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