Il guscio vuoto
di Valentino Parlato - 25 novembre 2013
Se non lo avete già fatto, leggete l’editoriale di Roberto Napoletano, pubblicato su Il Sole 24 Ore di domenica scorsa (ecco il link). Un argomentare sostenuto (sulla stessa prima pagina) dai sindacati dei lavoratori e degli imprenditori. Napoletano scrive che la legge di stabilità non funziona e che il governo deve darsi, e subito, una mossa per fronteggiare la attuale gravissima crisi che sta provocando fallimenti e disoccupazione. “ Se non lo farà – scrive Napoletano –il guscio di una governabilità fine a se stessa si rivelerà vuoto, segnerà la chiusura della sua esperienza e, soprattutto, rischierà di aggravare irrimediabilmente il logoramento del tessuto economico e civile di un’Italia stremata e mai (davvero) ripartita”.
Concordo totalmente. Fino ad oggi l’unica cosa fatta da questo governo è stata la cancellazione dell’Imu, che ha segnato un’altra vittoria di un Berlusconi in inevitabile tracollo. E un ulteriore peggioramento dello stato della finanza. Insomma questa governabilità deve servire a qualcosa e non solo a prolungare la vita e la dannosità di questo “guscio vuoto”. Siamo certamente nel pieno di un crisi globale, dalla quale sarà difficile uscire, ma intanto questo governo deve praticare misure urgenti di sopravvivenza, se non vogliamo il caos e l’esplosione di violenze. E dobbiamo sapere –sappiamo - che l’austerità ( lo riconosce anche Letta) è suicida.
La attuale crisi è gravissima e di non breve periodo, ma intanto si tratta di sopravvivere e quindi anche di aumentare il debito: l’austerità ci guarirà quando saremo belli e morti. Bisogna, e con urgenza, ridar fiato alla domanda, quindi come chiedono sindacati di padroni e dipendenti, tagliare il cuneo fiscale per quel sovrappiù di imposte che, nell’attuale situazione blocca produzione e occupazione. Quindi ancora un piano di investimenti in opere pubbliche e di risanamento dei territori danneggiati dalle recenti alluvioni e innanzitutto di prevenzione: la disgrazia può trasformarsi in opportunità. Certo la crisi è globale, strutturale e quant’altro e non so se riusciremo a superarla, ma intanto si tratta di sopravvivere e oso dire anche la droga, cioè il debito, può essere non solo utile, ma necessaria.
Ps.: E nessuno mi accusi di volere un’economia drogata, mentre annaspiamo nei fumi della finanza. In ogni modo con “il guscio vuoto”, come ha scritto Roberto Napoletano, non si va da nessuna parte.
Valentino Parlato
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