PAPA FRANCESCO
di Valentino Parlato - 22 settembre 2013
Come finirà questo papa e come reagirà la struttura della chiesa cattolica è difficile, assai difficile prevederlo.
Questo papa è il primo Francesco nella storia vaticana ed è gesuita. Non va dimenticato che nel 1.700 i gesuiti, in America latina [da dove proviene Francesco] fondarono le Reducciones, organizzazioni di lavoro non sotto padrone, fortemente avversate dai proprietari fondiari e dalla stessa chiesa.
Questo papa si dichiara pubblicamente a favore dei lavoratori dipendenti ed esprime non condanna, ma tolleranza verso omosessualità, divorzio e aborto. Atteggiamento mai tollerato dalla gerarchia cattolica e da tutti i predecessori di Francesco.
Secondo me, la grande e sorprendente posizione di Francesco, va oltre l'eccezionale personalità del medesimo Francesco. Nel mondo è in corso un grande cambiamento, c’è una crisi storica, della quale non valutiamo ancora la portata. Una crisi che mette in dubbio la credibilità plurisecolare della chiesa cattolica, c’é (non so cosa dicono le statistiche) un allontanamento dei fedeli, uno svuotamento dei riti e degli stessi sacramenti. Di questo mutamento profondo prende atto il realismo di papa Francesco, che, come è nella storia dei gesuiti, sta attento ai fatti e ai mutamenti. Ma non va sottovalutata la forza conservatrice della chiesa, pertanto non è affatto da escludere una sconfitta del bravo papa Francesco.
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