PINTOR VISTO DA PINTOR. Il mandorlo (1/4)
In un'intervista a Raitre del 1991 Luigi racconta un po' della propria vita. Lo fa con il consueto pudore per i sentimenti e le vicende personali, lo fa con ironia e disincanto per evitare enfatizzazioni.
Nella prima parte (sono quattro) accenna, sollecitato dall'intervistatrice, al suo tesoro di bambino sepolto sotto il mandorlo della casa paterna a Cagliari, prima di partire per Roma a causa della guerra. Molti anni dopo, al suo ritorno, non troverà più nulla, non solo il tesoro, ma l'albero e tutto il resto.
Lo commuove il ricordo di quella casa "solitaria" fuori città, dove, essendone il padre amante e cultore, la musica vi aleggiava fino a notte fonda.
La morte del fratello maggiore ufficiale dell'esercito, partigiano, dilaniato da una mina vicino Castel Volturno e il racconto di come fu ritrovata la salma sepolta in un campo dove la morte aveva cancellato appartenenze e identità, sono i momenti più toccanti di questa parte assieme al ricordo della madre, una donna forte e amabile che scriveva racconti per i bambini.
PINTOR VISTO DA PINTOR. Il mandorlo 1/4
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